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TAV Torino-Lione il servizio delle Iene, il racconto delle bugie di Stato

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di Valsusa Report per Tgvallesusa.it

Sono le Iene e in soli 7 minuti di interviste  riescono a restituire la realtà della situazione dei cantieri e dell’opera. Un servizio che arriva dopo l’ubriacatura di cifre del famoso ormai Road Show di Torino che verrà replicato a Briancon tra poco. La spiegazione principale è che l’opera non è iniziata e se inizierà farà danni all’economia, alla valle e alla salute degli abitanti di valle e di Torino grazie ai venti che trasporteranno materiali inquinanti.

Le Iene intervistano Chiara Appendino, sindaca di Torino, e il sindaco ecologista di Grenoble, Eric Piolle, entrambi sfavorevoli all’opera Torino-Lyone. In questo servizio mettono in luce come si siano già stati spesi 800 milioni di soldi pubblici mentre la valle getta lo sguardo alla prossima chiusura dell’Ospedale di Susa; quello che porta l’etichetta dell’ospedale di zona disagiata, una definizione che verrebbe prontamente tolta se quegli 800 milioni di euro fossero impiegati nel capoluogo della valle (subendo il ricatto delle compensazioni). Interviste utili a mettere in luce la spesa ingiustificata: oggi il TGV percorre la distanza da Torino a Lyone in tre ore, con l’opera fatta lo farebbe in 2 ore e 10 minuti. Vogliano davvero spendere 26 miliardi di euro per risparmiare cinquanta minuti di viaggio?

Insomma i dati ci dicono che l’opera sarà finita forse nel 2050 quando sarà stata sorpassata dalla tecnologia e mentre l’utilizzo di trasporto merci si indirizza sempre di più sugli aerei cargo; ne sanno qualcosa gli abitanti della ZAD a Nantes dove appunto, nelle vicinanze, la Boeing Cargo ne costruisce a ritmi sostenuti. Mentre in Valle Susa numerose aziende sono con l’acqua alla gola e gli operai diventano disposti a tutto pur di avere un lavoro. Ma a quale prezzo? Forse l’obiettivo è proprio questo: ridurre alla fame le famiglie per far digerire, obtorto collo,  dicono in valle, un’opera inutile e devastante per l’intera valle sotto il profilo ambientale e sanitario. Nel frattempo lo stato manda come suo unico interlocutore l’ordine pubblico, che procura feriti e denunciati tra i difensori della Valle di Susa e di un futuro diverso dal cemento.

Buona visione del servizio delle Iene andato in onda ieri in tarda serata (CLICCARE SULLA IMMAGINE).

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