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Le preoccupazioni di Mattarella dov’è l’imparzialità?

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Il Presidente della Repubblica  è intervenuto, in queste ore, richiamando l’attenzione delle forze politiche sul pericolo di derive sovraniste.

Attenzione questo mai curiosa, dal momento che questa preoccupazione presidenziale non si è manifestata in altre occasioni, molto più critiche, come la legge elettorale (al secolo Rosatellum).

La preoccupazione verso i  giunge  fuori tempo massimo, rispetto a quando sarebbe stato utile ascoltare le argomentazioni di chi documentava le controindicazioni, manifeste, sull’adozione dell’.

Essere “contro” l’euro non significa rifiutare l’, bensì opporsi, dati alla mano, alle conseguenze di un progetto europeo, di stampo burocratico e liberista, che nulla possiede del progetto originale. Vale la pena ricordare che non tutti i paesi partecipi dell’Unione, hanno adottato la moneta unica.

Il filone di pensiero, figliato da fior fiore di intellettuali, che pone sullo stesso piano sovranisti, , anti europeisti, quando non razzisti, è molto più pericolosa del populismo stesso, che vorrebbe incriminare.

In primo luogo perché associa nella stessa categoria differenti esperienze e origini politiche, facendo di tutta l’erba un fascio.

In secondo luogo perché nega l’evidenza dei problemi reali caduti sulla testa delle popolazioni da quando è stata proclamata l’austerità come unica cura globale per tutti i mali.

La questione è chiaribile ponendo le domande giuste: sono o no veri i dati che i “sovranisti” mettono sul tavolo per argomentare le loro posizioni? Esiste o meno un processo, in atto dal 1992, che mira a diminuire la sovranità dell’Italia piegandola all’Europa? Sono aumentati o sono diminuiti i diritti dei cittadini sotto l’ala dell’Unione Europea? Quali sono i paesi che hanno beneficiato del cambio delle valute nazionali con l’euro? Etc etc

Risposte: SI, i dati dei sovranisti sono veri in quanto ricavati da quelli delle organizzazioni internazionali. SI, i nostri politici hanno inserito il vincolo di bilancio in Costituzione, e si sono piegati ai parametri europei (scientificamente infondati) diminuendo i margini di manovra sui conti pubblici. Sono DIMINUITI, tutte le leggi sul lavoro e sulle pensioni, hanno avuto come obiettivo la precarizzazione del lavoro, e l’aumento della povertà dei cittadini. Uno su tutti: la GERMANIA.

I problemi pertanto, non li hanno generati i sovranisti e i populisti, come dispregiativamente vengono definiti, quanto quelle “elite”, per nulla illuminate, che emettono giudizi in tal senso.

Se il Presidente Mattarella si vuole preoccupare, abbia cuore di preoccuparsi delle cattive risposte politiche ed economiche date dagli esperti in favore di pochi negli ultimi venti anni. Questa preoccupazione lo metterebbe meglio nella condizione di essere un arbitro imparziale.

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