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Roghi a Napoli e dintorni: non c’è pace nella terra dei fuochi.

terra dei fuochi

di Daniela Giuffrida.

Ed è ancora allarme roghi a Napoli e dintorni. Terra dei Fuochi.

L’ultimo due giorni fa, un grosso incendio di pneumatici e rifiuti tossici aveva prodotto una colonna di fumo nero che in pochi minuti aveva invaso tutto il quartiere di Casacelle, una frazione di Giugliano. L’imponente colonna di fumo nero era rimasta visibile a lungo, aveva invaso l’Asse Mediano rendendo difficilissima la guida ai malcapitati automobilisti, aveva invaso le case dei giuglianesi che vivono in quel quartiere e nelle zone limitrofe, costringendo i residenti a barricarsi dentro le proprie abitazioni.

Nel tardo pomeriggio di oggi, ancora. Stavolta nei pressi della zona industriale di Frattamaggiore, un quartiere dove i capannoni industriali abbondano e dove troppo spesso ne brucia qualcuno. Oggi sembra sia stata una roulotte di Rom che vivono in quella zona ad incendiarsi e a creare lo sgomento nella popolazione, questo almeno si è evinto dai commenti di quanti hanno vissuto e sofferto, in tempo reale, sulle pagine di un noto social.

Frattamaggiore, Giugliano, Afragola, Casoria, Caivano, Orta di Atella: sono 57 i comuni compresi in un’ area di 1076 km², distribuiti fra le province di Napoli e Caserta, in questi risiedono circa due milioni e mezzo di abitanti che, ogni giorno, sono costretti a fare i conti con lo sversamento illegale di rifiuti.

Cumuli di rifiuti che vengono incendiati e danno luogo a roghi i cui fumi diffondono ovunque sostanze tossiche di tutti i tipi, diossina compresa e i residenti in quella Terra muoiono, si ammalano e muoiono senza che nulla sembra sia possibile fare.

Si parla di cattiva amministrazione, di Camorra, di Ndrangheta e di tutte le mafie del mondo; si parla di impossibilità da parte delle istituzioni ed amministrazioni locali di poter far fronte al disastro ambientale e umano che da anni si perpetra in quella zona, si parla, si parla tanto, ma sta di fatto che nella Terra dei Fuochi la popolazione continua ad ammalarsi e a morire e non ci sono sconti per nessuno, nessuno e risparmiato: bambini e giovani sono quelli a “cadere” per primi.

A nulla son servite e servono le manifestazioni di protesta delle Associazioni e dei Comitati che han visto scendere in piazza del Plebiscito a Napoli, centinaia di migliaia di manifestanti in diverse occasioni. A nulla le dichiarazioni di Carmine Schiavone, il pentito dei Casalesi morto qualche mese fa. Questi aveva svelato ai magistrati napoletani il verminaio di interessi e intrallazzi che si nascondono dietro il traffico di rifiuti nella Terra dei Fuochi.

Le sue rivelazioni, estremamente importanti, hanno messo in moto la macchina della giustizia ma questa, come sappiamo, ha i suoi tempi mentre in quella Terra, non c’è più tempo.

Così, mentre le colonne di fumo tossico continuano a colorare di ombre sinistre il cielo campano, agli abitanti di quei luoghi resta soltanto il dolore e lo sconforto di contare i propri malati e i propri morti.

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