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Regione Piemonte: i consiglieri 5 stelle fanno le pulci alla giunta Chiamparino.

Torino panorama

Se vuoi sapere davvero cosa succede in politica locale, per esempio in Regione Piemonte, e nazionale, non serve guardare i telegiornali bensì annotare le attività del Movimento 5 Stelle. Come dicono gli investigatori nei film… segui la pista dei soldi e scoprirai il colpevole.

Qui i colpevoli sono coloro che ogni giorno raccontano la manfrina che “i soldi non ci sono”, si devono fare i tagli, c’è l’austerity imposta dall’Europa, i vincoli di bilancio etc etc. Poi, se segui la pista, e qui i 5 Stelle sono diventato come cani da tartufi a dispetto degli zerbini di partito che in televisione raccontano che il movimento non fa nulla, ecco che scopri che i soldi ci sono, sopratutto quando si tratta di spartirli o investirli in progetti fuori da qualsiasi logica di buon rapporto tra costi e benefici.

Torino capitale della Cultura? perché no! Sono anni che si parla della città e dei suoi tesori e delle potenzialità che può esprimere. Peccato poi accada l’inverso. Comunicano Davide Bono e Francesca Frediani (M5S):

Prima stanziano 4.6 milioni per la “buonuscita” in pensione di 30 dirigenti regionali, poi 3.2 milioni in “super premi” sempre per i dirigenti e ora ne tagliano 17 al sistema culturale piemontese. Questa sono le scelte di Chiamparino e della sua Giunta. La dimostrazione che i soldi ci sono solo quando si vuole.

Hanno concesso ai dirigenti premi produzione per un totale di 3.2 milioni di euro a fronte di “obiettivi” ridicoli. Ad esempio “firmare la metà delle email con posta certificata” oppure “partecipare a cinque riunioni per attività di direzione”.

Ora Chiamparino con una mano concede questi bonus, con l’altra taglia la cultura, un settore che sta vivendo una crisi senza precedenti. Eppure Torino e la sua provincia, da diversi anni, puntano sempre di più sull’offerta culturale per attirare un maggiore flusso turistico.

Lo scorso anno la Regione aveva stanziato circa 50 milioni, la coppia Chiamparino – Parigi oggi annuncia un taglio di 17, facendo addirittura rimpiangere il duo Cota – Coppola

Sui trasporti piemontesi i Cinque Stelle si pongono domande sull’idea di Chiamparino e del ministro Lupi di inserire l’aeroporto di Caselle tra gli scali “strategici” a livello nazionale, in “integrazione” con Malpensa. Precisano Bono e Valetti:

Ci duole precisare però che la strategicità di un aeroporto viene decretata dalle compagnie aree con investimenti privati e non dai Governi con editti, a meno che non siano accompagnati da nuovi investimenti pubblici.

Si prevede l’interconnessione ferroviaria ad Alta Velocità tra i due aeroporti, stimando che orde di passeggeri vadano prima in auto (sic!) a Caselle per fare check in (e magari shopping) e poi in altà velocità a Malpensa da cui parte il vero volo.
La vera priorità, per turisti e piemontesi, sarebbe quella di collegare con l’alta velocità Torino città con Malpensa, passando da Novara, come già fatto durante le Olimpiadi a costo zero.

Insomma c’è il rischio che la bella idea costringa i torinesi ad andare sino a Caselle per poi prendere il treno sino a Malpensa.

La richiesta del M5S è che prima si finiscano i lavori in corso per la metropolitana (Linea 1) e per il passante ferroviario che tra l’altro consentirebbe un trasporto rapido ed efficiente tra la stazione Dora e l’aeroporto senza altre iniziative che comportano investimenti per i quali non ci sono i soldi.

D.A. 08.02.15

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