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Novalesa: ritrovato ordigno II guerra mondiale.

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da Tgvallesusa.it

di Davide Amerio.

Domenica. Pioviggina e la giornata è da Novembre. Non fa freddo almeno. Decidiamo con la mia compagna una piccola escursione a Novalesa, alle cascate, un modo per prendere una boccata d’aria per noi e per il nipotino.

Si posteggia nello spazio destinato alle auto sulla strada che conduce al monastero. Qualche minuto di camminata tra il bosco e siamo alle cascate. Ai lati del sentiero sono molti i tronchi degli alberi spezzati, sopratutto quelli più antichi. L’effetto del vento delle settimane scorse. Alle cascate ci si sta poco. Il flusso dell’acqua è molto forte, crea un vento freddo e umido cui è difficile resistere pur subendo il fascino dell’acqua fragorosa che si abbatte sulle rocce sottostanti.

Mentre poco più in là la mia compagna gioca con il nipotino lungo la riva dove l’acqua si è calmata, io gironzolo un po’ e guardo da distante il paesaggio. Nello spiazzo prima di giungere vicino alle grandi rocce noto un possente albero spezzato, quasi a metà e di fronte giace la parte caduta sotto la forza del vento. L’occhio mi cade distrattamente su un oggetto che si trova appoggiato nel bel mezzo della metà dell’albero ancora radicata terreno. È chiaramente arrugginito, immagino sia un  qualche “supporto” per sostenere l’albero, un gancio o roba simile.

Poi lo osservo meglio, la forma mi ricorda qualcosa. Lo guardo da vicino e lo sfioro. La sensazione tattile mi fa tornare in mente un frammento di bomba che conservava mia madre, raccolto dopo i bombardamenti di Venaria durante la II guerra mondiale. Qualche immagine ripescata dalla memoria dei tempi del militare e l’impressione diventa quasi certezza. Mi sa che è una bomba.

Ma non sono un esperto. Mi consulto con l’amico Leo prima di chiamare i carabinieri. E anche lui conferma. Potrebbe essere. Chiamiamo i carabinieri e arriva la pattuglia da Susa per verificare. Anche per loro il sospetto è motivato. Mettono in sicurezza la zona; per fortuna piove e non passa più nessuno.

La conferma ci è giunta oggi: trattasi di una granata a bombarda (se così si chiamano). Risulta avere dentro ancora l’esplosivo. Se ne stanno occupando. Non abbiamo altre notizie al momento.

Ciò che ci sconvolge è che l’oggetto fosse ben visibile e ci domandiamo se nessun’altro l’abbia notato. La parte di albero caduta a terra, abbiamo verificato con gli agenti intervenuti, risulta tagliata in più parti con una motosega. L’ordigno poteva essere un pericolo per qualche ragazzino che avesse iniziato a giocare toccandolo. Siamo un po’ troppo indifferenti alle cose che ci stanno intorno e il nostro disinteresse può mettere a rischio la vita degli altri e dei nostri famigliari. Sarebbe il caso di farci un pensiero.

(D.A. 27.04.15)

 Le Foto del ritrovamento :

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