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Muos: la mistificazione dell’antiamericanismo

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di Daniela Giuffrida per Tgvallesusa.it

Segnali di profondo disappunto e indignazione da diversi giorni riempiono le pagine dei social, provenienti da tutte le forze attive dei Movimenti e non solo.  Rimostranze ufficiali dal prof. Zucchetti del Politecnico di Torino, dall’ Associazione Antimafie Rita Atria, dal Team dei Legali No Muos e dal Movimento No Muos Sicilia, firmatario di un documento unico con il Movimento Mamme No Muos Sicilia.

Il bisogno di rappresentare i sensi del proprio sdegno, anche fuori dal Web, ha spinto alcuni Comitati ad inviare una lettera aperta al direttore del quotidiano che ha pubblicato le dichiarazione della Barrosse, così il Movimento No Muos Sicilia, il Comitato Mamme No Muos Sicilia insieme ai Comitati No Muos di Vittoria e di Chiaramonte ed il  Comitato Mamme No MUOS di Aci S. Antonio (CT), nel loro documento, pongono l’attenzione sulla “considerazione che la signora nutre nei confronti del popolo italiano, del suo Parlamento e della sua stessa Magistratura.

“Intendiamo ricordare – affermano i firmatari del documento –  che “il piccolo gruppo di attivisti che tiene in ostaggio gli USA” di cui parla la Console, in realtà conta migliaia di cittadini che hanno sempre manifestato pacificamente la loro contrarietà all’ennesima installazione militare in Sicilia”

“Quel “piccolo gruppo” – continuano i Comitati – include certamente i giudici, gli avvocati, e i due procuratori che hanno inteso applicare la legge italiana, intollerabilmente calpestata da chi, a tutti i costi, vuole la costruzione del MUOS; include quei membri dell’Assemblea Regionale Siciliana che, in due distinte occasioni, hanno espresso in aula il loro “no” unanime al MUOS; include tutti i delegati che, nel Parlamento italiano e in quello Europeo, hanno preso una netta posizione contro la progressiva militarizzazione del territorio siciliano; non da ultimo, include il corposo gruppo di studiosi, capitanati dai professori Massimo Zucchetti e Massimo Coraddu, nonché lo stesso verificatore del TAR, Prof. Marcello D’Amore, che hanno dimostrato come l’istallazione niscemese non sia esente da rischi per la salute pubblica e per la sicurezza aerea. Tutti mistificatori e antiamericani?”

I comitati concludono il loro documento facendo notare come sia facile sparare nel mucchio, senza contraddittorio, utilizzando i mezzi di informazione per fare propaganda a senso unico, sicché invitano, per l’ennesima volta, il Console statunitense ad  “un confronto, paritario, pubblico e alla presenza dei tecnici di entrambe le parti. Se la Console è così sicura delle proprie ragioni – concludono i Comitati – e non ha nulla di inconfessabile da nascondere sull’istallazione di Niscemi, non avrà certamente nulla da temere da un tale dibattito.

Ma ieri, espressioni di disappunto per le dichiarazioni del Console statunitense, sono state usate anche dal “cittadino a 5 stelle” Gianluca Rizzo destinatario, come tutti gli altri rappresentanti delle forze politiche presenti in Parlamento, del documento-denuncia presentato dall’Associazione Antimafie Rita Atria.

Rizzo, alla fine della prima seduta “utile”, dopo la pubblicazione dell’intervista al Console,  ha chiesto di intervenire, a titolo personale, per rispondere alle dichiarazioni del Console Barrosse.

Il deputato ha ricordato ai presenti alla Camera, come anche il M5S di cui fa parte, le Mamme NOMUOS, i Comitati e tutte quelle migliaia di persone presenti alle manifestazioni, facciano parte di quel “piccolo gruppo di persone” a cui la stessa faceva riferimento. Ha ricordato come il M5S sia sempre stato in prima fila “per rivendicare legalità e obbedienza alla Costituzione italiana, non per far valere trattati internazionali mai ratificati dal Parlamento italiano.”

Vorrei ricordare alla rappresentante del governo degli Stati Uniti – ha continuato Rizzo – che non può parlare di intimidazioni di uno sparuto gruppo nei confronti di una scuola di Niscemi per aver rinunciato ad effettuare una visita presso la base di Sigonella perché allora mi chiederei come bisognerebbe chiamare le parole che ha rilasciate al giornalista siciliano: “nella misura in cui gli ostacoli dovessero ancora continuare, ci sarà più attenzione e molto meno pazienza”

Ha proseguito ancora Rizzo, ricordando ai presenti come quel risarcimento di 60 milioni di euro che la Console utilizza come deterrente contro lo smantellamento del Muos, potrebbero  ricavarsi  da uno dei tanti capitoli di spesa del Ministero della Difesa, risparmiando sull’acquisto di un solo F35.

Il deputato ha chiuso il suo intervento affermando: ” Ma lo sa, la Console cosa significa essere siciliani? Per chi, come me, può orgogliosamente dire “sugnu sicilianu” significa avere amore per la propria terra, per i propri figli, da troppo tempo violentati da fenomeni come la mafia, il malaffare, la corruzione, l’abbandono da parte dello stato!!! Significa non abbassare più la testa contro i soprusi di qualsiasi tipo!!! …di qualsiasi tipo!!!”

https://www.youtube.com/watch?v=iUCTdbJVLCg

(D.G. 04.06.15)

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