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Gad Lerner inciampa sullo spot del M5S contro l’Euro

Gad_lerner_infedele

Si sa, a Gad Lerner il Movimento 5 Stelle sta proprio sullo stomaco. Non perde occasione per dargli contro e per fare le pulci. Tutto legittimo, per carità; maggiormente credibile se il nostro fosse così rigorosamente spulciatore dei fatti che riguardano il suo amato Partito Democratico.

Come suol dirsi però, anche i migliori inciampano, sopra tutto quando sono troppo preoccupati di voler ricoprire il ruolo della maestrina dalla penna rossa. Così uno spot del M5S sull’euro viene preso di mira nel suo Blog con un trafiletto di un giovanotto saputello a firma Andrea Mollica. Costui nella breve “analisi” dello spot non disdegna quegli apprezzamenti cui il popolo di sinistra (perché loro sono la sinistra doc) riserva al movimento e definisce lo spot “folle”, “fantascientifico”, “vagheggiante” e pieno di clamorosi errori. Insomma uno spot che ha fatto “ridere tutta la rete” a sentire lui. L’oggetto in questione è il cambio valutario che viene proposto nel filmato dove un tizio sogna di cambiare un euro con mille lire e di pagare in conseguenza di ciò un aperitivo 12.000 lire e un taglio di capelli 10.000. Un cambio impossibile sostiene il nostro valente Mollica: il valore è insostenibile in quanto sarebbe impossibile senza un “mostruoso apprezzamento della lira rispetto all’euro”.

Tanto acume analitico non è passato inosservato a uno di quei “professoroni rosiconi” che tanto sono invisi a Matteo Renzi e al popolo degli 80 euro. Ad Antonio Maria Rinaldi, che non è un affiliato del M5S, ma “semplicemente” un economista con qualche idea un po’ più chiara su come funziona l’euro, non è sfuggito il trattato di economia neo-classica del giovane Andrea Mollica e ha precisato in un articolo, pubblicato su Scenarieconomici.it , alcune questioni:

non posso che sorridere inorridito dalla supercazzola presa dal Blog di Gad Lerner nelle vesti questa volta del bravo Pierino che pensa di aver scoperto un “clamoroso errore” in uno spot dei grillini. […]

Ebbene, non conosco il tipo di studi di cui si avvale questo signore a cui Gad Lerner lascia lo spazio per scrivere nel suo Blog, ma vi posso assicurare che è molto lontano da quelli propri di economia, perché difficilmente castronerie del genere dovrebbero scaturire dalla penna di qualcuno che abbia almeno uno “straccio” di preparazione economica, magari anche appresa dalla fugace lettura di un Bignami. […]

Il “postatore” tuttologo infatti è ancora poverino ancorato a quel 1936,27 lire contro euro fissato il 30 dicembre 1998 dall’ECOFIN e crede molto ingenuamente che, in caso di uscita dall’euro venga rispolverato proprio quel valore di concambio, tanto per ricreare quei ben noti problemi che hanno afflitto gli italiani per anni, rassegnati a non capire nulla del valore di quella nuova moneta che si ci siamo ritrovati in tasca grazie a quel “fortunato” valore di concambio tanto voluto da Prodi e Ciampi. […]

Ma l’incauto Mollica dimostra di essere ancora nella fase di confusione non capendo che “quella” lira è morta per sempre ed è solo un ricordo per numismatici, mentre la “nuova” lira, ma per farglielo capire meglio potremo tranquillamente chiamarla ducato, zecchino, fiorino, baiocco, sghei, palanca, NON HA NULLA A CHE VEDERE CON LA VECCHIA!!!

Pertanto il valore di concambio potrà essere autonomamente scelto secondo il valore di concambio che si riterrà più opportuno adottare […]

Insomma pare proprio che alle maestrine dalla penna rossa si sia rotto il pennino questa volta.

D.A. 08.02.15

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