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Brasile oltre al calcio la lotta alla corruzione.

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Due milioni di persone si sono riversate nelle piazze delle principali città brasiliane ( Brasilia, San Paulo, Rio de Janeiro, Salvador de Bahia, pare 147 città in tutto) in un giubileo di colori e bandiere. Una interminabile marea di brasiliani che chiedono l’intervento del governo contro la corruzione. Richieste anche le dimissioni della rieletta presidente Dilma Rousseff dello stesso partito di Lula da Silva. L’ultimo scandalo riguarda le tangenti pagate dalla compagnia Petrobas a una cinquantina di esponenti politici. Non è un caso quindi che la manifestazione non abbia visto bandiere di partito ma i colori tipici del Brasile.

Il governo promette di intervenire ma la situazione, rilevano alcuni osservatori, è molto complessa. Il paese notoriamente fa parte del gruppo dei paesi del BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa) cioè i paesi con il più alto tasso di crescita e che influenzano da molti anni e per i prossimi a venire, l’economia mondiale. Il Brasile è un paese ricco di risorse ma con grandissime e gravi disparità sociali. Da una parte pochi ricchi che rappresentano un elite che cerca di scalzare il potere del partito di Lula che da 14 anni guida il paese. Dall’altra diversi livelli di povertà sino a giungere ai “Sem Terra” persone che vivono ai margini della società vivendo nei campi e nelle foreste, ridotti praticamente in schiavitù dai latifondisti che non esitano a uccidere per difendere i propri interessi.

Molto è stato fatto a livello sociale dal partito di governo ma la corruzione da anni dilaga e corrompe il paese. E pare al solito non manchi lo zampino degli States che non gradiscono le alleanze sempre più stringenti tra il Brasile e gli altri paesi del Brics e premono per la vittoria del “liberali” che intendono “privatizzare” il paese come già accaduto in passato; un esempio è proprio la Petrobas.

Un Brasile che rappresenta la metafora del modernismo contemporaneo: ricchezze mal distribuite, accaparramento indebito da parte di alcune elite delle risorse del paese, corruzione partitica e di governo, aumento esponenziale della disparità sociale. Un laboratorio a cielo aperto sulle spalle del popolo in un paese che può influire sulle sorti del mondo.

Ultima annotazione: il Ministero dell’Interno italiano informa che i manifestanti erano in ventimila… scherzo, ovviamente!

D.A. 17.03.15

Approfondimenti sul Web:

http://www.internazionale.it/storia/due-milioni-di-persone-in-piazza-contro-il-governo-in-brasile

http://www.internazionale.it/notizie/2015/03/16/brasile-petrobras-tesoriere-vaccari

http://www.internazionale.it/opinione/camilla-desideri/2015/03/16/la-protesta-brasiliana-e-appena-cominciata

http://www.huffingtonpost.it/2015/03/16/brasile-due-milioni-di-persone-in-piazza-contro-dilma-rousseff_n_6876676.html

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/16/brasile-il-popolo-contro-la-corruzione-politica-chi-resistera/1508423/

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/15/brasile-dura-lotta-dei-sem-terra/1504898/

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